Pensieri in piedi. Capitolo 34. 06/06/2018

Pensieri in piedi. Capitolo 34. 06/06/2018

E’ incredibile quante cose son successe negli ultimi due mesi.
E’ incredibile ragazzi. Mi pare d’aver vissuto dieci vite in un una.
E forse è davvero così, d’altronde tutti me lo dicono.
Ho i pensieri in piedi nella mia testa, spingono l’uno con l’altro come fossero in Metro direzione Piazza Garibaldi.
Scalpitano.
“Uagliò famm passà, c’ero prima io”. “No ja fra, io aggià scenner momò a ca dint senno esc for ra cap”. “ e ma allora va bbuon no?” “ e ma allor vir che si scem?” “e jamm, magnt n’emozion, so solo nu tip simpatic” “ vabbuò ja allo iesc primm tu che io so nu pensier romantic, mn stong natu poc ca dint”“ vabbuò”
“okkè”
“ c Vrimm a piazza Bellini”
“Tennent’s?”
“eh”
“okkè” .

Sono nella mia nuova casa a Milano, seduto a gambe incrociate sul mio nuovo divano, davanti alla mia nuova televisione, di fianco alla mia nuova cucina.
E’ una conquista stupenda.
Ho un bilocale carinissimo, con un soppalco con le scale che fanno gnigni quando sali , il letto comodo e gigante, nel bagno c’è una doccia grande e ho la lavatrice più silenziosa del reame.
La mia casetta è un piccolo diamante nella zona dove vivo.
E poi ho un bonsai fighissimo, ci coccoliamo a vicenda: io lo innaffio e gli pulisco le foglie, e lui mi da un po’ di ossigeno. Ci scambiamo favori, come due amici che si vogliono bene e si fanno compagnia.
Sto n’amore: ho anche un campo di basket a 50 metri da casa.
Roba che basketneverstops.
Questi ultimi mesi sono stati molto importanti per me e per il mio futuro, ne sono sicuro.
Sento d’aver fatto qualcosa di grande, di essere al posto giusto al momento giusto.
Magari mi sbaglierò, ma intanto mi impegno.
Il tempo cerca di raggiungermi ma io corro, non perdo nemmeno più un minuto della mia fragile vita, neutralizzo i miei dubbi, purifico il mio corpo con due litri di acqua al giorno e il venerdì alle 18:00 con una Leffe Blonde.
Lo dico con un senso di fierezza che mi tremano le dita solo a pensarci: sono fottutamente fiero di me. Che ricordo quei giorni di colloqui a Milano dove ho camminato sotto la neve, che ricordo quel colloquo su Skype con la pioggia che mi ribalzava sul monitor del pc, la gente che mi guardava come fossi un alieno, e un pò mi si gonfia il petto.
Niente nella vita ti viene regalato, bisogna lottare, avere volontà e ambizioni più grandi di te.
Stasera mi sto godendo un po’ di sana solitudine oldschool: assomiglia a quelle sere passate a camminare evitando le fughe delle mattonelle, in pantofole, con il pigiama arrotolato fino ai polpacci, maglietta bianca con scollo a V appena messa pulita e il corridoio infinito del reparto al 5° piano che si srotolava davanti a me.
“o fra,famm ascì pure ammè”
Son cambiate tante cose da quei giorni nel mio Acquario. Provo un gran senso di responsabilità verso tutti i sogni che faceva l’Ale sbarbatello.
Non posso deluderlo.
E allora mi sforzo tanto, leggo tante cose nuove, mi informo, faccio domande.
Ho un’unica certezza in questa vita: la mia curiosità mi salverà (si ho messo sia “mia” che “mi”: è rafforzativo.)
“ue uagliù ci starei pure io qua dietro”
La verità è che nei prossimi giorni ho la visita di controllo, forse è per questo che stasera sono qui a scrivere.
La scrittura sa cose di me che io ancora non so.
Mi stupisce ogni volta il potere che ha.

Mi dona consapevolezze che non sapevo d’avere.

Ultimamente ho messo a dura prova il mio corpo, spero solo che lui stia riuscendo a stare al mio passo.
Sono positivo, sia chiaro, ma mi rendo conto che i ritmi che ho ora sono totalmente diversi rispetto a quelli di qualche mese fa. E spero che il mio corpo non se ne stia troppo accorgendo. Speriamo di farlo fess.
Tra qualche giorno scendo giù a trovare la mia famiglia: mi mancano tanto.
Non vedo l’ora di guardare gli occhi verdi della mia mamma, di abbracciare per un secondo papà, di fare naso-naso con le mie sorelle.
E ora vi saluto che davvero non ho la forza più di scrivere, mi si chiudono gli occhi.
Così senza un finale, puff.

(“ooo fra ma t si scurdat che ci sto ancora io?” “ sono io, sono il pensiero di primm, chill romantic”)
Buonanotte

Peace

Ale

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